Uso il computer da una vita e mi sono sempre domandato il perché la disposizione dei tasti sul tastierino numerico di un pc sia identica a quella di una calcolatrice, ma in ordine invertito rispetto ad un telefono a toni, nonostante abbiano molti componenti identici. La tastiera dei telefoni infatti è organizzata su tre file da 1 a 9 con lo zero lasciato da solo, al fondo al centro, mentre quella delle calcolatrici o dei pc va da 9 a 1 partendo in alto da destra con lo zero al fondo, di solito vicino al tasto per inserire la virgola dei decimali. Vi basterà aprire le app telefono e calcolatrice dei vostri smartphone e confrontarle per rendervi conto che questo è un mistero è ancora attuale. A distanza di tanti anni ho deciso di capirci di più e finalmente, forse, ho trovato anche il motivo. Anzitutto mi consola sapere che non sono il primo che si chiede il perché di questa inversione d’ordine, tante sono infatti le teorie dietro queste differenze, diverse tra loro, ma tutte abbastanza credibili. Dobbiamo però mettere in chiaro una cosa: il problema dell’ordinamento dei tasti sul telefono è più recente di quello dei primi calcolatori. Infatti fino alla fine degli anni ’50 i telefoni avevano la tastiera girevole, in cui bisognava far girare un disco per scegliere il numero selezionato. Li ricordo benissimo, nei bar e nelle case, rimasti attivi fino a pochi anni fa. Poi però questo genere di selettore circolare ha gradualmente dovuto lasciare il passo a quelli a pulsanti, o a toni che dir si voglia. Ma già dalla fine degli anni 50’ i Bell Labs, l’insieme dei laboratori di ricerca e sviluppo della compagnia telefonica statunitense, dovettero studiare un modo per disporre i tasti sul telefono. I tecnici della Bell studiarono centinaia di combinazioni diverse, ma poi alla fine trovarono che la combinazione migliore per l’utente fosse quella che oggi tutti noi conosciamo.
Ma perché l’ordine del tastierino telefonico era invertito rispetto a quello delle calcolatrici e dei primi computer?
Una prima teoria vuole che prima di farlo diventare uno standard i tecnici della Bell contattarono Sharp e Texas Instruments, due pionieri nel campo dei calcolatori di allora, a cui domandarono sulla base di quali studi sulle tastiere dei primi pc avessero usato l’ordine inverso rispetto a quello che avevano studiato loro nei Bell Labs, ma quelli risposero di non aver fatto alcuno studio in merito e pertanto la Bell preferì utilizzare sui telefoni una combinazione che secondo i loro studi fosse migliore per l’utente.
Una seconda teoria è di natura prettamente tecnica, ovvero che la compagnia telefonica avesse intenzionalmente invertito la configurazione delle calcolatrici, affinché le persone, già in grado di operare con quelle tastiere, avessero qualche difficoltà e quindi impiegassero più tempo a scrivere i numeri sulla tastiera, tempo necessario ai telefoni di quegli anni per la registrazione dei segnali a toni del telefono. È una teoria che sembra veritiera, ma chi conosce un minimo di tecnica sa benissimo che non può essere vera, poiché i punzoni meccanici già allora erano di gran lunga più veloci delle dita di un utente.
Una terza teoria, complottista, sostiene che le compagnie telefoniche invertirono di proposito l’ordine dei tasti, affinché la gente sbagliasse numero di telefono e potessero così incassare i soldi delle telefonate sbagliate. Non credo alle teorie complottiste, ma comunque non nego che potrebbe avere un senso.
Una quarta teoria vuole che la tastiera della calcolatrice sia stata derivata dalla macchina keypunch, progettata e brevettata da IBM per perforare i buchi nel vecchio metodo di input dei dati del computer. Bell Labs avrebbe quindi invertito l’ordine dei tasti per non violare quel brevetto e non pagare i diritti ad IBM.
Ma a mio avviso la risposta è da ricercare nell’intenzione dei progettisti di voler inserire anche l’alfabeto nella piccola tastiera del telefono, una cosa che noi abbiamo imparato ad usare solo con l’avvento dei primi cellulari, ma che negli Stati Uniti era già realtà da parecchio e veniva molto utilizzato per molteplici scopi. Sarebbe stato contro logica, infatti, mettere le prime lettere dell’alfabeto sopra lo zero e la Z sopra l’uno, o il contrario. In entrambi i casi si sarebbe verificato un ribaltamento dell’ordine, o alfabetico o numerico. Ecco allora che invertendo l’ordine del tastierino numerico troviamo ABC sopra l’uno, DEF sopra il due e così via, in un ordine decisamente più naturale.