Care amiche, buongiorno e bentornate al nostro consueto appuntamento del venerdì con la rubrica “Weekend allo specchio”. Come state? Accaldate e spossate da questo clima tropicale? Bene, è una condizione che ci accomuna! Allora, cosa c’è di meglio di una bella nuotata rinfrescante al mare (per chi può goderne già da ora) o in piscina? Personalmente preferisco la montagna, oltre che le stagioni fredde, ma i prossimi consigli risultano utili anche a chi, come me, predilige le vette ai mari e non preferisce “fare la lucertola”. Non indugiamo ulteriormente e partiamo. Oggi voglio affrontare con voi un argomento estremamente attuale: consigli utili per un’abbronzatura sana. Fate un bel respiro, afferrate le pinne, gli occhialetti e il secchiello, e tuffatevi nella lettura.
Ci ritroviamo puntualmente in quel periodo dell’anno in cui vaghiamo tra gli scaffali delle farmacie alla ricerca della crema solare più utile alle nostre esigenze. La pelle è l’organo più grande e pesante del nostro corpo, infatti quella di un adulto misura circa 2 metri quadrati, arrivando a pesare fino a 14 chilogrammi. Quest’organo ha inoltre il compito di descriverci: grazie ad essa si possono intuire l’età, la provenienza, ma anche lo stato di benessere di una persona o quanto sia sensibile ai fattori ambientali esterni (primo fra tutti l’inquinamento) . Abbiamo il dovere di prendercene cura. Ricordate sempre che la pelle dei bambini e di chi ha fototipo chiaro e molto chiaro è più vulnerabile ai danni da radiazione solare; infatti, tendenzialmente più scura è la pelle, minore è il rischio di eritemi, scottature e melanomi (questo non vuol certo dire che si può evitare di usare una protezione).
Il primo passo da fare è riconoscere il proprio fototipo: “il fototipo è la classificazione della pelle basata sulla qualità e quantità di melanina presente”. I primi giorni evitate di rimanere troppo a lungo sotto il sole (magari datevi un massimo di tre quarti d’ora). I momenti migliori in cui esporsi per una sana abbronzatura sono il mattino fino alle 11 e il tardo pomeriggio dopo le 15. La crema protettiva, o spray che sia, va spalmata preferibilmente ogni due/tre ore. Se conservati in modo ottimale (evitando sbalzi di temperatura ripetuti o temperature eccessive), i solari durano anche per 12 mesi dalla data di prima apertura.
A chi ha molti nei sul corpo, o tende ad avere eritemi, prima dell’esposizione è consigliata una visita dermatologica. Per esposizioni prolungate è raccomandato un fattore protettivo 30, ma con un SPF 50 non si sbaglia mai, soprattutto per carnagioni diafane (come la mia) o comunque chiare. Inoltre con una formulazione water resistant è tutto più pratico. Segnatevi questi validi alleati cosmetici naturali atti a filtrare i raggi UV, tra cui vitamina C, A ed E, olio di jojoba, carota, burro di karitè e di cocco, olio di argan, di mandorle dolci, di crusca di riso, e aloe vera. Voglio lasciarvi con un consiglio: lasciate perdere i luoghi comuni! Si fa spesso l’errore di pensare che più il valore della SPF è alto, meno ci si abbronza: non è assolutamente vero, per cui applicate SEMPRE la protezione e non siate mai superficiali. Mi raccomando: abbronzate sì, ma con la testa! Ottimo weekend a tutte e alla prossima.
Daria Lucci