Sembrava tutto fatto per la vendita della Weinstein Company, società del noto produttore americano finito al centro degli scandali per numerosi abusi e molestie sessuali. Ad annunciare lo stop alle trattative è stata Maria Contreras-Sweet, amministratrice a capo della cordata di investitori che avrebbe dovuto rilevare la W.C. per una somma stimata attorno ai 500 milioni di dollari, compresa l’assunzione del debito, pari a circa 220 milioni di dollari. Rischiano di perdere il posto di lavoro anche i 150 dipendenti.
“Dopo aver firmato e iniziato la fase di verifica della conferma, abbiamo ricevuto informazioni deludenti sulla fattibilità del completamento di questa transazione“, ha dichiarato Contreras-Sweet in una nota.